Sono stato ad Amsterdam a visitare la casa di Anna Frank e anche al campo di concentramento tedesco di Dachau. Lo sterminio degli ebrei è stato un abominio. Dopo le foto di Anna Frank con la maglia della Roma, i cosiddetti mezzi di informazione sono impazziti come sempre accade quando qualcuno osa sfiorare gli ebrei e Israele. In questo modo però sono caduti nella trappola degli ultras senza cervello e senza cultura.
Mass media che però sorvolano sull’occupazione illegale di Israele della Palestina che dura da 70 anni. In questi anni i bambini palestinesi hanno subito sofferenze indicibili, gli attacchi di Israele sono stati effettuati persino con il fosforo bianco. Ma di questo silenzio. Nel luglio 2014, con l’azione militare nota con il nome di “Margine protettivo”, Gaza fu colpita dai caccia israeliani; un intero popolo senza via di fuga sottoposto ai raid di uno degli eserciti più potenti al mondo. Nei 50 giorni di attacchi furono uccisi 547 bambini colpevoli di trovarsi in una Terra che è stata loro rubata.
Il vero modo per ricordare la sofferenza e la morte di Anna Frank è non usare ipocritamente le azioni di imbecilli, ma imparare dalla storia e magari non replicare, per esempio, sui bambini palestinesi quello che ha subito Anna dai nazisti.
Gianluca Ferrara
Saggista direttore Dissensi